Kinesiologia e Salute

Ricordiamo che per la legge italiana diagnosi e terapia sono riservate ai medici mentre gli psicologi e gli analisti possono individuare e curare patologie psicologiche. Il materiale contenuto in questo sito ha solo un fine illustrativo: non costituisce e non proviene da prescrizione né da consiglio medico. Non si forniscono consigli medici. Il sito contiene voci su argomenti medici, curativi, o riconducibili a pratiche con scopi terapeutici (pseudoscienza, medicine popolari, ecc.): non sussiste alcuna garanzia che le informazioni riportate siano scientificamente accurate, corrette e scientificamente precise. Inoltre, anche se l'informazione fosse da un punto di vista generale corretta, potrebbe non riferirsi ai sintomi manifestati da parte di chi legge. Ancora, persone diverse che presentino gli stessi sintomi spesso necessitano cure differenti, per via della complessità di alcuni casi clinici. Le informazioni fornite sono di natura generale e a scopo divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione) o, nei casi specifici, di altri operatori sanitari (odontoiatri, infermieri, farmacisti, fisioterapisti, etc.). Le nozioni e le eventuali informazioni riguardanti procedure mediche, posologie e/o descrizioni di farmaci o prodotti presenti nelle pagine hanno fine unicamente illustrativo e non permettono di acquisire la manualità e l'esperienza indispensabili per il loro uso o la loro pratica. La Legge italiana obbliga colui che osservi persone in condizione di rischio di vita a prestare soccorso nei limiti delle proprie capacità; si tenga però presente che manovre errate o inappropriate possono causare lesioni gravi permanenti o il decesso, e che di questi esiti infausti risponde chi sia eventualmente intervenuto. La kinesiologia non vuole assolutamente sostituirsi a tali discipline, confortate da secoli di sperimentazioni e di verifiche scientifiche, ma essere uno strumento di supporto per medici, psicologi, naturopati e gli altri operatori del settore, che possono integrare la loro diagnosi utilizzando anche altri strumenti semplici, non invasivi e poco costosi quali per esempio la kinesiologia.

Sintomi e Patologia

SaluteSi è spesso abituati ad identificare la patologia o malattia con il sintomo. Il termine malattia, male, contiene al suo interno un giudizio negativo: il sintomo della malattia disturba la nostra vita, crea dolore, sofferenza, menomazione, rallentamento, impossibilità, morte e quindi è un nemico da combattere con ogni mezzo. I punti su cui ci può normalmente essere confusione sono pertanto due: la visione del sintomo come nemico e l’identificazione del sintomo con la patologia. Se una persona ha un’influenza non potrà andare al lavoro, non sarà autonoma ed efficiente, i suoi programmi saranno modificati e questo può creare gravi problemi: deve assolutamente riprendere i suoi programmi così bene incastrati: lavoro, cene, vacanze, figli, impegni e tutto il resto. Tutto deve andare come ha progettato, anzi, come il mondo esterno gli chiede. Ma perché ci viene una certa patologia in un determinato momento e perché si manifesta proprio con quei sintomi? Non lo sappiamo a priori e le risposte possono essere sostanzialmente due, secondo il dilemma posto a suo tempo da Jaques Monod: il caso (leggi sfortuna) o la necessità (deve arrivarmi un messaggio). In entrambi i casi, per risolvere il problema alla radice occorre risalire all’origine che ha generato il sintomo visibile. In entrambi i casi, prima di scegliere una cura, occorre comprendere, non in astratto, ma nel caso concreto della persona che presenta il sintomo qui e ora.

La kinesiologia non è una filosofia, ma uno strumento per interrogare l’organismo senza preconcetti, un particolare organo di senso come potrebbe essere la vista o l'udito. Quello che sarà descritto qui di seguito non è il risultato di una speculazione filosofica, ma quanto emerso da lunghe ricerche sul campo coronate da reali scioglimenti e guarigioni. Ciò che è importante capire è che non bisogna cercare sapendo già cosa si deve trovare, ma avere il più possibile la mente sgombra ed aperta. Se insegniamo a qualcuno a fare l’esploratore non potremo descrivere ciò che troverà, ma solamente una metodologia di ricerca. La kinesiologia non vuole dimostrare una teoria, ma contribuire a fornire elementi per comprendere meglio la realtà.

Sintomi e Scioglimento dei disequilibri

E’ doveroso fare una premessa che l’operatore kinesiologo dovrà tenere a mente durante tutto il suo lavoro: in Kinesiologia non esistono schemi o procedure sempre valide, non ci sono risposte già scritte o incasellabili. La descrizione che faremo qui rappresenta solamente un tentativo di rappresentare i casi più comuni che si possono incontrare durante il lavoro, ma ci sarà sempre la volta in cui nessuna metodologia indicata sarà applicabile e all’operatore sembrerà di trovarsi in un vicolo cieco. E’ proprio in questi casi che un buon operatore dovrà utilizzare tutta la sua fantasia e la sua esperienza per trovare la domanda giusta che gli permetta di risolvere la situazione. Capita che proprio da questi passaggi difficili, come uno scalatore su una parete, possa aprirsi una nuova via ancora inesplorata, che porterà a nuove scoperte e sviluppi. Tutta la kinesiologia è nata in questo modo, cercando di gestire situazioni che nel momento specifico si presentavano come ostacoli e che dopo sono diventate risorse e opportunità incredibili, come insegna l'Arte Marziale dell'Aikido.

La Diagnosi Kinesiologica

Buddha insegna che quando una freccia ci colpisce, prima di chiederci da dove venga, da chi e perché è stata tirata, di che materiale è fatta, se è mortale o meno, prima di porsi tutte queste domande è molto più utile togliersi la freccia.
La logica classica insegna che per poter arrivare ad una cura ottimale è indispensabile fare una diagnosi precisa e accurata, trovare il nome della patologia, verificare a livello statistico quali cure nel passato hanno avuto successo con quella patologia e prescriverle al paziente. Questa logica è talmente interiorizzata dentro di noi che appare assolutamente ovvia e ragionevole, non vengono neppure in mente possibili alternative. Per ribaltare questa logica è però sufficiente osservare un animale, anche quelli domestici come cani e gatti, quando sta male: smette di mangiare il cibo abituale e va in un prato in cerca di qualche erba che avverte gli farà bene, guarendo senza fare diagnosi e senza conoscere alcuna teoria. Ma una diagnosi in molti casi può fornire un valido aiuto o un punto di partenza: è quindi utile conoscere i principi di anatomia, di fisiologia e di patologia. L’integrazione del metodo deduttivo - scientifico con quello intuitivo – kinesiologico permetterà di avere una visione più ampia e precisa e ridurrà le possibilità di incorrere in errori. I due sistemi porteranno a due modi differenti di vedere la stessa cosa.

L’ascolto della persona

Ascoltare empaticamente la persona che abbiamo davanti è molto più importante di quello che possa apparire a prima vista. Oltre a ricevere tutta una serie di informazioni utili su sintomi, patologie, esami clinici effettuati, storia personale e familiare, medicine, cibi e rimedi assunti, date e tempistiche, l’ascolto empatico è fondamentale anche per avviare il processo di autoguarigione, l’unica vera medicina secondo Bach, Paracelso e molti altri; quando una persona si sente ascoltata da qualcuno realmente interessato a lui e alla sua salute, inizierà ad interessarsi a se stessa, ai sintomi, alle dinamiche profonde, ai segnali, alle coincidenze e potrà intraprendere il percorso di auto guarigione e di conoscenza di sé.
L’ascolto empatico fornirà anche molte informazioni non dette che potranno essere tratte dall’osservazione del modo di porsi, di parlare, dal carattere, dalle cose non dette, da contrazioni muscolari in corrispondenza di alcune parole. Infine, tramite l’ascolto vero, il terapeuta potrà guadagnare la fiducia del paziente ed attivare l’effetto placebo della cura, sempre presente e molto utile nella guarigione.

La visita Kinesiologica

Dopo aver raccolto dati ed informazioni, valutato gli esami clinici e utilizzato le altre tecniche conosciute, si può procedere ad una visita kinesiologica del paziente. Il principio cardine della kinesiologia è che è possibile fare una domanda al corpo solo quando si è portato al conscio l’argomento su cui interrogare il corpo ed è possibile agire per riequilibrare l’eventuale squilibrio solo dopo aver posto la domanda se quello squilibrio è presente o meno. Ogni muscolo è associato ad un organo, ghiandola, tessuto, funzionalità. La kinesiologia ha fatto questa scoperta importante ormai molti anni fa. Il dottor Ryke Geerd Hamer, fondatore della Nuova Medicina Germanica, ha scoperto che ogni organo e ogni parte del corpo è associata ad un punto ben preciso del cervello. Dall’antroposofia e da altre discipline apprendiamo che il sistema neuro-sensoriale è associato al pensare, l’apparato muscolare – scheletrico al volere e quello degli organi al sentire e tutti e tre sono associati all’essere, all’Io, che a livello fisico corrisponde al sangue. Il lavoro di associazione che la kinesiologia ha iniziato a fare è ancora da completare, ma questa è da inquadrare nell’ambito appena precisato. Quando in kinesiologia si testa un muscolo si testa la corrispondenza fisica della volontà di un aspetto dell’Io della persona. A questo è associato anche un aspetto del sentire e un aspetto del pensare. Hamer ha eseguito più di 300.000 Tac su persone malate di cancro e su tute ha individuato un puntino in un punto ben preciso del cervello associato alle diverse forme di cancro. I medici possono eseguire una serie di analisi di laboratorio per accertare lo stato degli organi. Questi tre aspetti sono associati. Per esempio, se una persona è stata abbandonata può succedere che il dolore associato a tale abbandono sia troppo forte e debba essere diminuito: il polmone andrà in ipo per ridurre il sentire, il deltoide associato al polmone andrà in ipo per ridurre la volontà di essere abbandonata e il punto del cervello associato andrà in ipo per ridurre il pensiero di essere stata abbandonata. Il test muscolare semplice valuta lo stato del volere associato a quel muscolo.

Il Punto di Partenza: il Sintomo

Quando ci troviamo davanti una persona che ci dice che sta male, con diversi sintomi, la prima cosa da fare è decidere da quale sintomo iniziare l’indagine. A volte lo scioglimento di un sintomo porta alla risoluzione anche di altri sintomi, ma non è sempre detto. Spesso un sintomo recente sarà scioglibile in un numero di passaggi più breve rispetto ad un sintomo cronico e più antico, ma a volte è vero il contrario. Infine è frequente che sintomi che sembrano lievi aprano porte molto profonde ed insospettate a prima vista.

Una volta scelto il sintomo, il nostro scopo è risalire alla causa prima per scioglierlo in maniera definitiva: dobbiamo rimanere centrati su questo obiettivo senza disperderci, perché questa è una cosa facilissima.

L’Analisi dello Stato di Salute dell’Organismo

Il nostro cervello conosce alla perfezione se un organo o un tessuto del nostro corpo presentano una patologia e di che cosa si tratta esattamente, conosce i valori dei parametri ematici, lo stato di ogni parte del nostro organismo. Non dobbiamo stupirci se il cervello sa se il nostro intestino ospita vermi, batteri o virus, se il suo assorbimento è ridotto, se il problema deriva da un altro organo e quali conseguenze porta ai reni. Tutto questo il nostro cervello lo sa con una precisione sicuramente migliore di qualsiasi analisi di laboratorio. Quello che possiamo fare con la kinesiologia è interrogare il nostro cervello con le domande corrette.

Il Rimedio migliore

Una volta individuata la patologia o la causa del problema potrà essere individuato il rimedio più adatto per riequilibrare lo squilibrio individuato: il corpo è in grado di indicare se un rimedio è utile o meno ed è in grado di decidere il migliore tra vari rimedi che a prima vista appaiono ugualmete utili. A seconda della professione del kinesiologo il rimedio potrà essere un medicinale, un omeopatico, un Fiore di Bach, un'Essenza Floreale, un oligoelemento, un rimedio spagirico o alchemico, antroposofico, ayurvedico, di MTC, di Aura-Soma, un fitopreparato, un olio essenziale, un composto, un regime alimentare, un'attività fisica, integrazione di micronutrienti, un massaggio, un trattamento di Reiki, un trattamento psicanalitico o altro ancora.

La Tollerabilità del Rimedio prescelto

Tramite la kinesiologia è possibile interrogare l'organismo e tutti gli organi relativamente alla capacità di quel rimedio di guarire o meno la patologia o il disequilibrio in oggetto, di essere o meno tollerato dai diversi organi. A parità di capacità di guarire il terapeuta dovrà indicare il rimedio meglio tollerato dall'organismo e da tutti i suoi organi o abbinare rimedi di supporto agli organi più stressati, per esempio un drenante.

La Diagnosi Kinesiologica tramite le Fiale Test

Il corpo presenta molti sintomi, ma spesso non è facile risalire da un insieme di sintomi ad una patologia che ne è la causa.
Un metodo più rapido e più sicuro di quello classico per ottenere una diagnosi prevede l’uso delle fiale test. Due fiale molto importanti sono PRIMARIO e SECONDARIO, che possono essere utilizzate al posto del modo digitale Primario. Quando un muscolo inverte la sua polarità in un test in cui il paziente ha in mano la Fiala Test Primario il problema individuato avrà probabilmente origine primaria nell’organo o nel muscolo associato, non sarà cioè un sintomo secondario, bensì una causa. Se al contrario cederà con la Fiala Test Secondario il problema sarà un sintomo che deriva da un’altra parte del corpo. Si farà allora TL facendo tenere in mano al paziente la Fiala Test Primario: quando un organo o una parte del corpo invertirà la polarità avremo individuato la causa prima del problema. Esistono poi molte altre Fiale Test che permettono di verificare se si tratta di un sintomo o di una patologia, se è un’infiammazione, un trauma, una rottura, un’intossicazione, una carenza, un problema al sistema nervoso o se una patologia è attiva o bloccata, dormiente. I risultati ricavati con le Fiale Test potranno poi essere confermati con mezzi clinici, anche se è opportuno far notare che i risultati sono per loro natura differenti, anche a prescindere da errori e da interferenze. La soglia di rilevabilità di un problema tramite strumenti di diagnosi clinica dipende dal mezzo (lastra, ecografia, esame del sangue, TAC, risonanza magnetica, scintigrafia o qualsiasi altro esame), ma è sempre significativa: valori sotto una certa soglia non sono rilevati. Il test kinesiologico, al contrario, risulta positivo anche per valori minimi. Un esame del sangue troverà cadmio nel sangue solo sopra un certo quantitativo, il test kinesiologico sarà positivo anche solo per un microgrammo. Ne risulta che gli esami clinici possono individuare un problema quando questo è già significativo mentre il test kinesiologico lo individua molto prima, anche quando questo è molto piccolo e trascurabile. Prima di utilizzare la fiala test Primario è però utile effettuare una diagnosi senza, in modo da evidenziare gli organi che presentano squilibri anche se secondari. Questo è utile per verificare che tutti gli organi si siano riequilibrati una volta terminata la cura. La conoscenza di problemi e squilibri sintomatici è utile anche perché alcuni sintomi sono disturbanti e possono a loro volta procurare altri sintomi. Da ultimo, un organo che diventa sintomatico a causa di uno squilibrio esterno presenta spesso una debolezza che sarà comunque da riequilibrare per far riottenere alla persona uno stato di benessere completo. In altre parole, un organo che manifesta sintomi derivati da uno squilibrio presente altrove nel corpo è predisposto a squilibrarsi; la procedura kinesiologica prevede di riequilibrare la causa primaria che ha generato lo squilibrio con conseguente guarigione del sintomo anche sull’organo secondario, ma questo rimane predisposto a squilibrarsi nuovamente. E’ utile tener conto di questa predisposizione, in quanto esistono strumenti per guarirla profondamente.

Analisi kinesiologica del Corpo Fisico con le Fiale Test

Abbiamo detto più volte che l’essere umano è un’unità e che le divisioni sono schemi mentali di chi deve studiarlo. Queste divisioni sono utili per questo tipo di approccio, salvo poi essere riunificate in un secondo tempo. Nello studio del corpo fisico, per prima cosa si dà la fiala test CORPO FISICO alla persona affinché la tenga in mano per tutta la durata della prima parte del test relativa al corpo fisico: questa fiala indirizza le domande del test kinesiologico verso il corpo fisico soltanto ed esclude gli altri corpi. Con questa fiala in mano si fa memorizzare in circuito alla persona il punto per lo studio degli organi associati ai muscoli. Si procede con il test kinesiologico, con e senza R27, di tutti i muscoli associati ad organi, visceri, ghiandole e tessuti, segnando quali sono in ipo e quali in iper. Per i tessuti e le ghiandole che non hanno muscoli associati noti si può procedere testando un MIF facendo TL su punti associati o utilizzando le fiale test relative a quel tessuto. In questo caso, a differenza del modulo Kinesiologia Massaggio, il focus è posto sugli organi e non sui muscoli. Una volta eseguito il primo giro di test si ritestano tutti i muscoli in squilibrio con la Fiala Test Primario; quando il muscolo risulta di nuovo in squilibrio significa che l’organo associato presenta uno squilibrio primario. Quando invece risulta normotono esso è in squilibrio secondario a causa di un altro organo; ritestarlo con la Fiala Test Secondario che dovrebbe invertire la polarità. Per trovare il primario testare il muscolo facendo TL su vari organi o parti del corpo: l’inversione indica una possibile causa primaria; per verificare ripetere il test con la fiala test Primario, sempre facendo TL su quell’organo: l’inversione indica una causa primaria sicura. Sul foglio di prima è opportuno scrivere quali sono gli organi primari e quali invece i secondari. Le cause primarie di organi secondari in squilibrio possono non essere sul piano fisico: significa che sono su corpi più sottili e saranno individuate più avanti.

A cura di Asa.

Indice Kinesiologia

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