Il dr.George Goodheart e la Kinesiologia

Il Dr. George Goodheart (Detroit, 18 agosto 1918 - Grosse Pointe, 5 marzo 2008) è unanimemente considerato il Padre della Kinesiologia. Fu proprio grazie alla sua acuta e paziente attività di ricerca, costantemente rivolta verso metodi sempre più efficaci per il benessere individuale, che la Kinesiologia sorse come disciplina autonoma ed originale nel 1964. La sua carriera come chiropratico di seconda generazione ha inizio nel 1939 anno in cui comincia a lavorare con suo padre George Goodheart Sr. nel suo studio di Detroit in Michigan. Già prima del 1964, il Dr. Goodheart intuisce che esiste una correlazione tra le malattie organiche e la debolezza muscolare e, sulla base di questa scoperta, elabora delle tecniche per correggere gli squilibri del corpo umano. I suoi metodi innovativi hanno spianato la strada allo sviluppo di un sistema estremamente complesso di medicina olistica, conosciuto come Kinesiologia Applicata. Goodheart è stato un prolifico autore, un ricercato terapeuta ed un acclamato conferenziere e docente, che nel corso degli anni ha introdotto alla Kinesiologia platee di tutto il mondo (Stati Uniti, Canada, Europa, Australia, Giappone,...). Fra i numerosi riconoscimenti attribuitigli figura la nomina nel 1988, da parte dei Membri del Congresso Statunitense, per la Medaglia Presidenziale, il più alto Riconoscimento Civile assegnato dal Presidente degli Stati Uniti a nome della Nazione, nonché il Premio Leonardo da Vinci assegnatogli dall'Institute for the Achievement of Human Potential nel 1987. Goodheart introdusse ufficialmente la Kinesiologia all'interno dei Giochi Olimpici nel 1980, alle Olimpiadi di Lake Placid, quale Membro Ufficiale del Comitato Medico Statunitense per gli Sport Olimpici. Nel 1998 l'International College of Applied Kinesiology, in considerazione dei successi da lui conseguiti in oltre sessant'anni di carriera, gli ha tributato lo speciale Lifetime Achievement Award.

Nel 1964, Goodheart, che esercitava con successo da oltre 20 anni la sua professione, fu colpito dal fatto che in uno dei suoi pazienti si verificava un cambiamento della forza muscolare dopo aver massaggiato i punti neurolinfatici del muscolo tensore della fascia lata.

Questa osservazione lo portò ad approfondire lo studio dei punti di riflesso dei vasi linfatici, scoperti già nel 1920 dal dottor Chapman.

Una svolta importante si verificò quando egli fece pratica con i suoi pazienti dei cosiddetti Test Muscolari. Questi erano stati sviluppati sin dagli anni 1940 da Henry O. Kendall e Florence P. Kendall per valutare in ambito sportivo l'efficienza di specifici muscoli o gruppi muscolari, attraverso apposite pressioni o movimenti effettuati dall'operatore.

Goodheart scoprì una visione completamente nuova dei muscoli del corpo: notò, mentre effettuava le sue pratiche, che pazienti con disagi similari tendevano a presentare debolezze a carico degli stessi muscoli.

Egli effettuò tali verifiche su un notevole numero di suoi pazienti, per giungere infine alla conclusione che i muscoli, oltre a ricoprire il loro ben noto ruolo nella postura statica e dinamica della persona, mantengono anche una funzione, sino ad allora sconosciuta, di 'indicatori' per una gamma virtualmente infinita di possibili squilibri in atto nella persona.

Molto rapidamente Goodheart sviluppò una tale familiarità con questa metodica da lasciare stupiti i suoi colleghi, in quanto era per lui sufficiente testare una serie di muscoli della persona per poter fornire un quadro dettagliato del suo stato e dei disagi in quel momento presenti.

La Kinesiologia riunisce la correlazione cinese tra malattia e tensioni o lassità muscolari, i canali di energia dei meridiani e l'attivazione/inibizione dei fusi neuromuscolari della fisiologia occidentale. Il test muscolare è, secondo questa disciplina, il linguaggio per interagire con il corpo. L’importante, come dice Goodheart, è porre la domanda giusta nel modo giusto.

La K.A. non vuole sostituirsi alle altre più “riconosciute” modalità diagnostiche, cerca soltanto di vedere laddove tali indagini non riescono ad arrivare.

Il Test Muscolare Kinesiologico non solo consente con grande facilità e precisione di individuare squilibri in atto nella persona, ma permette altresì di individuare in maniera sicura e precisa la tecnica terapeutica più adatta alla loro risoluzione, evitando di dover correggere successivamente terapie generiche poco adeguate alle esigenze individuali. Consente di personalizzare il trattamento esattamente in funzione delle esigenze specifiche che la persona in quel momento presenta.

La Kinesiologia infatti non è, e non è mai stata, una disciplina puramente diagnostica, bensì una risorsa completa rivolta al benessere della persona, che utilizza il suo strumento di elezione – il Test Muscolare Kinesiologico – sia per definire il quadro del disagio che per determinare il miglior percorso individuale per la sua risoluzione.

A questo scopo nel corso di quegli anni Goodheart ampliò la neonata disciplina con una serie sempre più vasta di tecniche originali ed anche mutuate da altre discipline ancora poco conosciute, quali le tecniche terapeutiche sviluppate negli anni precedenti da Frank Chapman e da Terrence Bennet, nonché la millenaria tradizione terapeutica offerta dalla Medicina Tradizionale Cinese.

In questi suoi primi quarant'anni, la Kinesiologia ha mostrato una vitalità e una capacità di espansione nel mondo comune a ben poche altre discipline. Ciò ha portato allo sviluppo di una serie vastissima di differenti applicazioni in svariati ambiti terapeutici di interesse. Successive ricerche consentirono a Goodheart di stabilire l’esistenza di legami riflessologici dei muscoli sia con gli organi interni che con gli apparati. Una ulteriore scoperta fu la constatazione che migliorando il rendimento di un muscolo (attraverso determinate manovre) si influiva positivamente sull’organo o sull’apparato a questo collegato riflessologicamente.

Il Triangolo della Salute

ColonneL’emblema della Kinesiologia consiste in un triangolo equilatero che rappresenta l’integrazione bilanciata dei tre livelli funzionali (strutturale, biochimico ed emozionale) al quale sono sovrapposti i cinque elementi anatomici che fuoriescono dal forame intervertebrale (nervi, vasi linfatici, vasi sanguigni, fluido cerebrospinale e meridiani di agopuntura).

La Kinesiologia applicata esamina globalmente lo stato di non benessere della persona, nella considerazione che i problemi funzionali e patologici hanno origine nell’alterazione dell’equilibrio tra struttura ossea e muscolare, metabolismo e psiche.

Ciascun lato del triangolo equilatero interferisce con gli altri in un circolo: una costante tensione strutturale è accompagnata da un significativo coinvolgimento delle emozioni della persona; le emozioni, a loro volta, interferiscono con l’apparato digerente che, ovviamente, interferisce con il normale assorbimento del cibo. E se l’assorbimento è cattivo viene coinvolto il lato biochimico del triangolo, in quanto si sviluppa una deficienza nutrizionale, e ciò è causa di debolezza muscolare, che aggrava la tensione strutturale...

Il sistema diagnostico-terapeutico della Kinesiologia Applicata, quindi, è portato a ritenere non solo egualmente importanti i tre fattori che determinano la buona salute, ma anche a non poterli considerare separatamente: chi si occupa della cura di una patologia legata ad un aspetto non può e non deve ignorare le correlazioni esistenti con gli altri due.

I Cinque Elementi Anatomici della Kinesiologia

Il Dottor George Goodheart partì da una ipotesi: che i cinque maggiori squilibri dell’organismo potessero avere effetto sul forame intervertebrale e da questo derivare.

Le ricerche della Kinesiologia Applicata hanno consentito di definire le cinque vie che possono essere utilizzate per influire sulla forza muscolare, sugli organi e visceri.

Successivamente è stata presa in considerazione la nutrizione, ma i cinque fattori originari sono rimasti immutati.

1 - I punti neurolinfatici, scoperti nel 1920 del dr. Chapman, osteopata, sono dei punti specifici localizzati in varie parti del corpo (in particolare sul dorso, sul torace e sulle cosce) che, stimolati manualmente per un tempo variabile da pochi secondi a qualche minuto nei casi più acuti, aumentano il drenaggio linfatico di organi o visceri ad essi collegati.

Goodheart ha introdotto questa metodica nel 1966, stabilendo la relazione riflessologica tra questi punti e specifici muscoli, organi e visceri.

2 - I punti neurovascolari, localizzati prevalentemente sulla testa (scoperti, sempre intorno agli anni ’20, dal dottor Bennet, un chiropratico californiano), sono in grado di influenzare l’irrorazione sanguigna dei visceri e degli organi, agendo sulla muscolatura liscia a livello di vasi.

Questi punti vengono attivati soprattutto con una leggera pressione, esercitata costantemente fino a quando non si avverte una pulsazione di 72 battiti al secondo, per qualsiasi persona.

Questa metodica è stata introdotta nel 1967.

3 - Il fluido cerebrospinale (la circolazione correlata all’integrità del sistema respiratorio cranio-sacrale).

4 - Il Sistema Nervoso (influenzato da blocchi di segmenti vertebrali, da movimenti “scorretti” delle ossa craniche, dalla nutrizione, ecc.)

5 - I Meridiani e i punti dell’Agopuntura.

6 – Nutrizione: la scoperta che ogni muscolo del corpo è rinforzato da vitamine o minerali specifici consente ai kinesiologi di affiancare a qualsiasi tipo di intervento una adeguata integrazione vitaminico-minerale.

La novità portata dalla Kinesiologia Applicata sta nell’associazione muscolo – organo – funzione.

Infatti, quando un organo o un viscere sono disfunzionali il muscolo ad essi associato diviene debole; con il migliorare della funzione il muscolo rinforza. Da ciò deriva che qualsiasi nota patogena diretta verso un organo o apparato provocherà un indebolimento del muscolo ad esso associato. Si può, ovviamente, anche verificare un rafforzamento eccessivo della tonicità muscolare che è il sintomo di un “eccesso” di energia o di funzione dell’organo o apparato.

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